Cari Confratelli,
“Per la bontà misericordiosa
del nostro Dio
verrà a visitarci dall’alto
un Sole che sorge
per rischiarare quelli che stanno
nelle tenebre e nell’ombra di morte
e dirigere i nostri passi
sulla via della pace.” (Lc. 1,78-79)
Il Signore, che ci ha accompagnato in questo tempo di Avvento, ci accompagni ancora in queste ultime ore che mancano all’arrivo della celebrazione liturgica del Santo Natale.
Questo tempo di preparazione è stato segnato da tre momenti che possiamo definirli come tempi del Signore in modo particolare. E li richiamo perché non vorrei che celebrazioni così importanti e così inerenti alla nostra vita scivolassero sommersi dalle tante cose negative e dai problemi che ogni giorno bussano alla porta della nostra vita. Essi sono:
- La solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria,
- La rinnovazione dei Santi Voti,
- L’inizio del Giubileo della Misericordia.
Queste celebrazioni le possiamo definire come risposta d’amore del Signore che non ci abbandona mai e anche in mezzo alle tenebre più fitte, fa brillare la sua luce di Salvezza. E quanto ne abbiamo bisogno tutti di questa presenza del Signore che ci illumina e tramite noi illumina tutto il mondo.
La Misericordia è uno dei nomi di Dio. Infatti “Dio è Misericordia”.
Il nostro Papa Francesco, al definire in questo modo la Misericordia, ci dice chi è questo Dio che in Gesù Bambino viene a noi: “ La misericordia di Dio non è un’idea astratta, ma una realtà concreta con cui Egli rivela il suo amore. Amore come quello di un padre e di una madre che si commuovono fino al profondo delle viscere per il proprio figlio. È veramente il caso di dire che è un amore ‘viscerale’. Proviene dall’intimo come un sentimento profondo, naturale, fatto di tenerezza e di compassione, d’indulgenza e di perdono”.
In questa occasione desidero ancora invitare tutti voi a vivere questo particolare tempo di grazia che è il Santo Natale all’insegna della Misericordia ricevuta gratuitamente nei nostri cuori e nella nostra vita, e quindi chiamati a donarla gratuitamente donando la nostra vita nella semplicità e umiltà ,così come lo fa ancora Dio stesso. È ben vero che solo chi fa una profonda esperienza d’incontro con Dio Misericordia è poi a sua volta capace di diventare misericordia per i fratelli. E cioè di donare tutto sé stesso senza limiti e senza mettere condizioni, diventando “tenerezza, compassione, indulgenza e perdono”.
Se siamo capaci, in questo Santo Natale, nella preghiera e contemplazione di questo santo Mistero, di fare esperienza di Dio Misericordioso, anche noi siamo chiamati e inviati ad essere misericordiosi gli uni verso gli altri.
E per concludere vi ricordo una raccomandazione che ha fatto San Paolo alla comunità cristiana di Roma, invitando i fratelli ad essere misericordiosi in tempi particolarmente difficili come erano quelli delle prime persecuzioni. “Chi pratica la misericordia, lo faccia con gioia”.
E questa gioia è la stessa gioia del Santo Natale che siamo chiamati a vivere e annunciare così come lo hanno fatto i pastori di Betlemme.
Auguro a tutti voi fratelli e alle comunità un Santo Natale di Misericordia e di gioia. Che possiamo condividere questo grande dono che il Signore ci fa, a cominciare dai fratelli della nostra comunità.
E, come sempre, mi affido e affido tutta la Delegazione alle vostre preghiere.
Con fraterno affetto. Vostro.
Don Ivo Pasa – Delegato