Sono molti gli echi dell’incontro dei giovani con il Papa dello scorso mese di Agosto.

Per l’Opera è stato anche MEETING DEI GIOVANI e ancora una volta, come sempre… lo stare insieme, il condividere fatiche e gioie di un cammino, fa scaturire tutta la bellezza del carisma della Famiglia Calabriana… Fratelli, Sorelle e Laici che si riconoscono figli dello stesso Padre e si ritrovano più ricchi di emozioni, di esperienze, di una fede viva…

Condividiamo stralci di vita vissuta in quei giorni intensi e meravigliosi, non senza un ringraziamento alla comunità parrocchiale per la meravigliosa accoglienza, l’organizzazione dei dettagli, le attenzioni avute per i 140 giovani che da tutte le parti d’Italia, dalla Romania e dal Portogallo sono stati accolti, trasformando davvero una parrocchia intera in una casa.

“Non mi sono sentita estranea in nessun momento, non ho sognato di tornare a casa, né paragonato per un unico istante il mio letto confortevole a quel salone pieno di sacchi a pelo, di magliette, di parole, di desideri e di semi e germogli di amicizia, sparsi qua e là.

Lodiamo e ringraziamo il Signore perché ci ha chiamati dalle nostre case, ha messo in tutti noi il desiderio di esserci e poi ha permesso che ci fossimo davvero, chi per un motivo chi per un altro, a vivere “qui e ora” questa esperienza…”

 

“Papa Francesco ci ha detto che i sogni dei giovani fanno paura agli adulti, perché i sogni dei giovani sono grandi. Ci ha detto di rischiare, di seguire ciò che abbiamo nel cuore, di sognare in grande. Ci ha detto che i sogni dei giovani sono pericolosi perché evadono la comodità, ma che non dobbiamo avere paura. Ci ha detto di camminare così, con coraggio sulla strada dei nostri sogni…”

 

“Sono tornata a casa felice perché Gesù mi ha guardata e amata. Sì, mi sono sentita profondamente amata, attraverso tutte le persone che ho incontrato, in tutte le parole del Vangelo, dei Salmi e delle riflessioni che avete preparato per noi; in tutti gli sguardi, i sorrisi, l’amicizia che ha iniziato a germogliare fin dalle prime ore quando sono arrivata; mi sono sentita intensamente amata da Gesù negli abbracci così sinceri, così spontanei, nei giochi e nel tempo libero, nei canti tutti insieme, così come nella preghiera che aveva la bellezza dell’infinito…”

 

 

IL CUORE GIOVANE DELL’OPERA

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